Etna: Informazioni, escursioni

Parliamo di una meta turistica per eccellenza. Visitare l’Etna vuol dire un vero vulcano di cose da fare, tant’è che moltissimi  turisti  ogni anno  vengono a scoprirla da ogni angolo del mondo. Infatti, insieme all’aspetto vulcanologico si può beneficiare di attività come il trekking nei sentieri e nei crateri dell’Etna.  Passeggiate a cavallo, escursioni con esperti del settore che ti portano sin dentro le grotte più famose.

Ma ancora, itinerari travolgenti in mountain bike sull’Etna attraversano sentieri incantati del paesaggio e i wine tour nelle antiche cantine, dove potrai scoprire i profumi di questa terra.  Ma molte altre sono le attività che ormai vengono proposte e prese d’assalto. E allora scopriamo di più prima di pianificare un tour sull’Etna.

Imponente e maestosa, tra il grigiore della nebbia e gli accesi colori della natura che la circonda, tra il bianco della neve ed il nero della cenere, l’Etna per i siciliani non è un semplice vulcano o una montagna qualsiasi: per i più l’Etna è “solamente” il vulcano attivo più alto dell’Europa Continentale con i suoi 3224 metri. Per i siciliani l’Etna, è la montagna per eccellenza; per i siciliani l’Etna è “A Muntagna“. È il simbolo di una natura che parla, che si manifesta sputando fumo e lava, sparendo per giorni tra la nebbia e ricomparendo in tutta la sua imponenza, dopo aver fatto sentire la sua assenza.  L’Etna è una figura maestosa che domina tutto ciò che le sta attorno.

Crateri e grotte dell’Etna

Ricostruire in poche righe tutti gli studi e la storia geologica dell’Etna è impossibile. Tuttavia, è possibile dire che, uno dei motivi per cui questo vulcano attrae studiosi e visitatori da ogni parte del mondo è la facilità con cui si possono raggiungere i crateri sommitali e le bocche eruttive dell’Etna, tutt’ora attive, dove moltissimi ricercatori vi si recano per le loro analisi e rilevazioni.

  • I crateri

Avvengono sia sulla sommità che sui fianchi. Sulla sommità attualmente l’Etna ne presenta quattro, tutti formatosi nel secolo scorso: Cratere di Nord-Est (1911), Voragine (1945), Bocca Nuova (1968), Cratere di Sud-Est (1971). I crateri sui fianchi, invece, sono più di trecento. Attorno a questi, l’accumulo di lapilli, ceneri e brandelli dà vita ai cosiddetti “coni avventizi” che, successivamente all’eruzione si ricoprono di vegetazione e diventano parte del paesaggio. Essi sono il terreno ideale per la viticultura.

  • Le grotte

Sono centinaia e se ne scoprono sempre di nuove, anche se quelle più accessibili al visitatore medio sono solo alcune sia sul versante a sud che a nord. Le più importanti: la Grotta Cassone e la Grotta dei tre livelli a sud. La grotta Dei Ladroni, la Grotta di Serracozzo e la Grotta dei Lamponi a nord

Raggiungere l Etna

  • Da Rifugio Sapienza

L’Etna si più raggiungere dal versante sud e da quello di nord-est. Il lato sud ha maggiore importanza per certi versi, in quanto influenzato dalla città di Catania e da un impianto di funivie che porta fino a 2500 m. e poi a 2900  con l’ausilio di particolari mezzi che percorrono strade battute sul suolo vulcanico verso i crateri sommitali. La base di arrivo si trova a 1900 metri, presso Rifugio Sapienza, dove già si possono visitare i crateri silvestri del 1982.

Rifugio Sapienza è raggiungibile da Catania, continuando per Nicolosi e poi direzione Etna sud o da Zafferana Etnea imboccando la SP92. Questo è il versante più breve da raggiungere per chi parte da Catania e paesi vicini. Si consiglia di prenotare in anticipo le escursioni guidate per Rifugio Sapienza che includono un comodo servizio di pick-up direttamente in hotel.

  • Da Piano Provenzana

Se il lato sud è importante per alcuni aspetti, il nord lo è per altri. Infatti il tragitto per raggiungere Piano Provenzana è molto più naturalistico, offrendo un bosco di castagni , querce, betulle e pini. Una vegetazione fiabesca che si può ammirare nel tragitto prima di arrivare a quota 1900 m. Il territorio qui si alterna a boschi e colate laviche. Le più recenti quelle del 2002.

Lasciando i mezzi di trasporto si possono percorrere sentieri che portano ai crateri quindi del 2002 a 2100 metri o più a sud rispetto a questi, i crateri Sartorius del 1892 a 2000 metri di altitudine. Anche questi, interessanti per il trekking guidato che si dovrà percorrere attraverso dei boschetti prima di arrivarci.

Piano Provenzana è raggiungibile da Linguaglossa attraverso la SR Mareneve o da Randazzo se si passa per i monti Nebrodi, per poi imboccare sempre la Mareneve. Il versante a nord è consigliato a tutti coloro che soggiornano dal suo lato, come Taormina, Giardini Naxos e paesi limitrofi. Anche in questo caso si consiglia di prenotare le escursioni in anticipo.

Ad ovest e sui suoi lati adiacenti invece, non sono mai nate delle arterie importanti per poter salire in quota.

 

Autore

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Andrea Icardi

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